Fibre integrale e i loro benefici sulla salute

ll grano è il principale alimento consumato nel mondo ed è presente, specialmente nella sua forma integrale, in tutte le linee guida e raccomandazioni in ambito nutrizionale [1].
Questo importante ruolo è dovuto al fatto che diversi studi hanno dimostrato come l’assunzione di fibre integrali possa ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete di tipo II, malattie cardiovascolari, obesità e addirittura patologie oncologiche.

Ma cosa si intende quando si parla di farine o cereali integrali?

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Il chicco di grano è formato da più strati: la crusca, che costituisce il tegumento esterno, il germe, che ha il compito di nutrire il chicco ed è ricco di vitamina E ed antiossidanti, e in ultimo l’endosperma ricco di amido e proteine.
Durante la produzione della farina di grano tenero (farina 00), la crusca e il germe vengono eliminati e l’endosperma è l’unica parte utilizzata.
Questo processo di produzione rende la farina più stabile e duratura nel tempo ma la rende un prodotto povero di fibre, vitamine e sali minerali.
A sostegno dell'importanza di preferire dereali non raffinati per la propria alimetazione, chiamo in causa la letteratura scientifica internazionale e la cosidetta Medicina basata sull'Evidenza.
Una della più prestigiose riviste mondiali in ambito medico, il British Medical Journal (BMJ), ha pubblicato a Maggio 2016 un interessante studio proprio su questo argomento [2].
Si tratta di una metanalisi, ossia della pubblicazione con più alta evidenza scientifica su un determinato argomento, riguardante 45 studi internazionali per un totale di circa 500.000%MCEPASTEBIN%partecipanti, per valutare come l’assunzione giornaliera di cereali integrali (nelle varie forme) protegga la salute.
Dalla comparazione di tutti i dati è risultato che consumare cereali non raffinati determini un importante riduzione dell’incidenza e della mortalità di malattie cardio vascolari (malattia coronarica e infarto), malattie polmonari, infettive, tumorali e diabete tipo II.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda infatti 3 porzioni di cereali integrali al giorno, dove per porzione si intende un piccolo panino come una rosetta, ½ tazza di cereali per la colazione, ½ tazza di pasta o riso cotto [3].
Per aumentare l’introito di fibre si può semplicemente iniziare con il sostituire gli alimenti raffinati che normalmente consumiamo con la loro rispettiva forma integrale.
Questa scelta pare in grado di ridurre del 21% l’incidenza di malattia coronarica e del 11% il rischio di sviluppare una malattia oncologica [2].

  1. Flight I, Clifton P. Cereal grains and legumes in the prevention of coronary heart disease and stroke: a review of the literature. Eur J Clin Nutr 2006;60:1145-59. doi:10.1038/sj.ejcn.1602435.

  2.  Whole grain consumption and risk of cardiovascular disease, cancer, and all cause and cause specific mortality: systematic review and dose-response meta-analysis of prospective studies, Dagfinn Aune,1, 2 NaNa Keum,3 Edward Giovannucci,3, 4, 5. Lars T Fadnes, 6 Paolo Boffetta, 7 Darren Greenwood, 8 Serena Tostad, 9 Lars J Vatten.

  3. LARN 2014